Tuesday, September 23, 2014

Due parole per la visita del Papa Francesco in Albania

di Ermal BEGA
Tirana, Albania

DUE PAROLE PER LA VISITA DEL PAPA FRANCESCO IN ALBANIA

Vedendo che sono stati fatti molti commenti a favore e contro la visita del Papa Francesco oggi a Tirana-Albania, allora cerco di dare un messaggio di congratulazioni e di un modesto parere personale su questa visita davvero storica per noi Albanesi.

Caro Papa,

Esprimo un vero piacere che una figura cattolica cristiana, la più alta della fede (non religione) cattolica, è venuto a visitare il mio paese. È stato un piacere che siete venuti come il nostro amico, anche se non avete ancora riconosciuto il Kosovo. Speriamo che arriva il giorno che il Vaticano e Israele di riconoscere in un istante.
Piacere ancora che sei venuto in Albania per una visita religiosa (non politica), soddisfacendo così un piccola minorità cattolica nella nostra terra, che hanno sofferto e soffrono ancora per la pace spirituale.
Benvenuto al popolo musulmano Albanese, ma purtroppo non con il governo musulmano, siccome grandi frodi sono fatti e fatti a spese del nostro popolo musulmano, dovrebbe sapere meglio di me credo.
Avrei voluto incontrarti personalmente come il fedele credente in un Dio, come un amico con amico! Avrei anche chiesto alcuni punti prima che tu venissi qui.
Mi piacerebbe che sapesi meglio e avere conoscenza su i musulmani che hanno sofferto fino alla caduta e la divisione della nostra terra dallo stato Ottomano, e furono presse dai vicini (cristiani ortodossi), e durante l’era comunista, che era ottenuto maggiore terrore contro la nostra comunità musulmana e dei nostri beni, pensando di far sparire la nostra eredità orientale islamica.
Avrei voluto altrettanto che tu sapesi prima del arrivo a Tirana che dagli anni 90, quanta gente sporca hanno portato avanti il paese con il richiamo “Libertà” e “Democrazia”.
Vorrei consigliare la guardia contro i politici leccapiedi che coprono per frode, furto, affari sporchi, mafia, delitti personali, fare rispetto finto.
Attenzione a quei rinnegati “musulmani” che hanno lasciato l’Islam come la loro religione per un tozzo di pane che avrebbero potuto fornire, o per qualche soldo o qualsiasi incarico di governo.
Fatte attenzione a cristiani non cattolici, che anche se sono i tuoi avversari (ben sapete la storia della separazione della Chiesa), ma la lotta essere “rispettata”, che in realtà è solo per tenere il loro posto li.
Guardatevi da coloro che giorno e notte lavano la bocca con vergogna e ipocrisia che sono presumibilmente secolari o “atei”, pur adorando icone e andare in chiesa.
Attento da coloro senza religione e fede che sono rimasti in mezzo alla strada e vanno da dove tira il vento, e oggi forse escono per vederti per l’unico scopo quello di “fortuna”.
Attenzione da i ex-comunisti e atei entrambi i gruppi politici, che fine ieri hanno ucciso i credenti in nome di un “ideale” senza ideale, mentre oggi fingono come dei buoni credenti.
Attenzione da quei cattolici che in nome della “nazione”vogliono far sparire la popolazione musulmana Albanese. Per questo chiede alle spie che seguano la situazione dei cattolici nel mondo, per vedere che comportamento hanno i cristiani cattolici (e ortodossi), in “nome del Cristo”, contro i loro fratelli musulmani albanesi, chiedendo una crociata e inquisizione di massa dei musulmani albanesi. La sai bene credo che la stessa cosa ha fatto anche “Atleta del Cristo” in Albania, Giorgio Castriota (mi vergogno a chiamarlo Skender Bey).
Altrettanto non credere alla “convivenza religiosa” tra gli Albanesi, si sta per fare un brutto gioco in danno della maggioranza musulmana albanese. Ma tu sii uomo sincero, non credere a vanvera!
Queste persone che ho citato sopra, hanno perso l’amore e la pace del Profeta Gesù (Isa), ma hanno mantenuto le vie del maledetto Satana, mostrando il loro comportamento disumano in questo caso.
Per concludere, vi chiedo di benedire i vostri cattolici, prega Dio Onnipotente per dare pace alla mente e l’anima, prega per loro di evitare il credo di Canone Lek Dukagjini (che non ha a che fare con la religione cattolica), che stanno uccidendo a vicenda ingiustamente e si chiudono in casa come in prigione.
Ti chiedo di dirli ai nostri governanti di non giocare con l’ipocrisia fallita e senza anima, e di non seguire le orme del Satana, ma di Dio, Colui che porta pace per tutta l’umanità.
Caro Papa, il profeta Muhammad (pace su di lui) che io credo, quando andava qualche cristiano o ebreo, stendeva il suo mantello per loro rispetto religioso. E io avrei fatto la stessa cosa se fosse venuto a casa mia.
Ti consiglio altrettanto, di diventare come il prete Nagiasci, il quale come prete del Etiopia (ex-Abisinia), è conosciuto fine ai giorni nostri, come uno dei preti più credenti, più sinceri e più giusti nel mondo, e lui sarà ricordato nella storia dell’islam per sempre.
Inoltre, prega Dio Onnipotente che i credenti cattolici non vi adorino (in un certo senso), perche tu sei uno come noi, uomo con il corpo e anima, ma consigli i credenti di adorare un solo Dio!
Infine, per ringraziare ancora una volta per il vostro arrivo a Tirana, ti saluto con un versetto del Sacro Corano:

“...troverai che i più prossimi all’amore per i credenti sono coloro che dicono: “In verità siamo nazareni (cristiani)”, perche tra coloro ci sono uomini dediti allo studio e monaci che non hanno alcuna superbia”. (Maide, 82)

Onorato Papa, prega a Grand Dio anche per noi!

Caro Papa
Benvenuto nella mia patria, tra gli Arnaut!

Rispettosamente,
Ermal Bega
Tirana, Albania
21 SETTEMBRE 2014

P.S. Ho lasciato molte cose senza scrivere,ma sicuramente non possiamo dire tutto qui.

Tradotto da Durim MEMA

Presso dalla pagina: http://islammaremma.com/?p=258

Friday, June 20, 2014

8th international conference on the Arabic language was held

Ermal BEGA

8th INTERNATIONAL CONFERENCE ON THE ARABIC LANGUAGE WAS HELD

8th International Conference on Arabic Language was held on 15 and 16 of January, 2013, in Beirut, Lebanon. The event was organized by the World Organization for Arabic Language, based in Beirut, Lebanon. The main topic of this conference was: “Arabic language from its vulnerability risks to the consequences of modernization”.


Various scholars and professors of Arabic language from 12 different countries of the Arab world participated on this event, including scholars and professors from Iran and other countries. These researchers discussed the issue of speaking the Arabic language in the Arab world and its teaching in various schools. It was also discussed about different phonemes used by Arabs and comparisons were made from different Arab countries regarding to the learning of the Arabic language, the formal and non-formal ones.
After the first session of the first day of the conference, a conclusion of academic year 2012-2013 for students of the University of Call in Beirut was made.


A famous calligrapher from Tripoli in Lebanon was also invited to attend this event, who presented a collection of his hand made calligraphy, worked in different types of Arabic script. Also, a special guest at the conference, by the invitation of the World Organization for Arabic Language and Sawt Arnaout International for Culture and Art, both based in Beirut, was the Albanian orientalist Ermal Bega, Executive Director of the Albanian Center for Oriental Studies, who presented a collection of oriental manuscripts owned by afore mentioned center.



The event eventually ended with by donating some calligraphy works to the president of the World Organization for Arabic Language Dr. Abdulnasr Jabr, as well as providing evaluations for participants of this event.

Translated from Albanian by: Amela BAŠOVIĆ